Mente vuota, cuore pieno (di gioia)

Questo articolo è stato pubblicato sulla rivista Yoga Journal Italia, per la rubrica di Swami Joythimayananda dal titolo Laboratorio di Ayurveda.

 

Una mente controllata funziona come un buon amico, ma una mente non disciplinata si comporta come un poliziotto crudele. L’Ayurveda chiama Mano Rogam i disturbi causati dal cattivo utilizzo della mente, dell’ego e dell’intelletto, mentre il termine con il quale viene definita la psicologia è Mano Vidya.
L’anima degli individui costruisce le proprie esperienze esistenziali attraverso la mente, che si muove nel tempo e nello spazio al fine di assorbire esperienze positive e negative. Scopo dell’intelletto è invece quello di dominare e canalizzare l’ego. I disturbi psicologici nascono quando è l’ego a guidare l’intelletto. Buddhi Vidya è una branca speciale dell’Ayurveda che si occupa di curare questi “errori dell’intelletto” o disturbi psicologici, studiando principalmente il funzionamento della mente, mentre il “Patanjali Yoga Sutra” è il testo ottimale per comprendere il suo funzionamento.
In Ayurveda la mente si chiama Manas, mentre con Manovaha Srota ci si riferisce al funzionamento dell’intero sistema: intelletto, ego, cervello, tessuti e nervi. L’intelletto è responsabile dei pensieri, mentre l’ego produce emozioni. La qualità della nostra mente (ovvero pensieri ed emozioni) è correlata alla qualità del nostro ego e dell’intelletto. Tutti gli impulsi e le vibrazioni presenti nel mondo e nell’universo sono classificabili secondo i principi dei Triguna: Satva, Rajas e Tamas. Triguna è il flusso (Prakruti) che deriva dal Dio, o dal Brahma, in tre modi: purezza (Satva), dinamismo (Rajas), passività (Tamas). Ogni sostanza e ogni azione viene determinata secondo questo principio, ecco perché anche l’ego è definito satvico, rajasico e tamasico.
Gli squilibri si possono manifestare separatamente nel corpo e nella mente, oppure possono coinvolgere entrambe le sfere, ma uno squilibrio a livello psicologico porta a conseguenza sul corpo (e viceversa). Il cattivo funzionamento dell’ego e dell’intelletto può causare un’alterazione dei Tridosha Vata, Pita, Kapa, le tre energie primordiali, presenti in qualsiasi forma esistente, che governano l’intero universo, incluso l’uomo e la mente: l’energia non è libera di fluire, di conseguenza, i Dosha saranno squilibrati, disturbati o aggravati (clinicamente, “Dosha Dusti”). Dosha in tali condizioni può danneggiare i canali o sistemi (Srota), i tessuti (Dhatu), il meccanismo di liberazione dalle scorie (Mala), il potere digestivo o il sistema enzimatico (Agni) e la mente.

Una mente pulita o disturbata

Una mente in equilibrio presenta determinate qualità quali: obbiettivi, perseveranza, pazienza, resistenza, fiducia, entusiasmo, prontezza, forza, tranquillità, ottimismo, senso di pace, leggerezza e coraggio, mentre sono indicativi di una mente in squilibrio: paura, ansia, nervosismo, insicurezza, senso di solitudine, individualismo ed egocentrismo. L’Ayurveda considera tutti questi sintomi come squilibri psicologici, che possono determinare attacchi di panico, insonnia, apatia, ma anche disturbi psicosomatici.
Nello scorrere della vita, tutti siamo chiamati ad affrontare il bene e il male, ma la felicità si può percepire solo quando la mente è pulita, senza disturbi, svuotata da pensieri ed emozioni. Le emozioni devono fluire senza ostacoli ed essere tutte digerite, senza lasciare alcun residuo. Se non riusciamo a distaccarci dalle emozioni, si presentano blocchi, pensieri e l’anima viene disturbata, l’individuo avverte subito un senso di pesantezza e il sopraggiungere di sentimenti negativi. L’infelicità nasce quando una persona vive in un profondo stato di paura, dolore o tristezza, mentre il nostro compito è mantenere il più possibile la mente chiara e leggera.

Padronanza della mente

L’Ayurveda applica diversi metodi per ripristinare gli squilibri mentali. Le erbe maggiormente utilizzate a questo scopo sono Ashwagandha (Withania somnifera) e Neer Brahmi (Bacopa monnieri), Manduka Brahmi (centella Asiatica) Sono Tre piante ricostituenti per la mente e il cervello, poiché influiscono direttamente sui tessuti neurologici.
Anche lo Yoga, Yama e Niyama (comportamenti sani), Asana, Pranayama e la pratica di meditazione sono diffuse in Ayurveda per contrastare squilibri a livello psicologico: lo Yoga aiuta a raggiungere la stabilità mentale, permettendo di controllare la mente al fine di migliorare il suo equilibrio psichico. La pratica della meditazione permette di distaccare e purificare la mente, lasciando emergere in superficie i pensieri e i sentimenti passati: un esercizio costante della meditazione porta a una conoscenza profonda del proprio sé, che permette di trascendere i sentimenti trasformandoli in compassione, amore e devozione.

Dosha viziati

  • Disturbano Vatadosha: paura, ansia, nervosismo, preoccupazione, insicurezza, senso di solitudine, agitazione, insonnia, dolore, sbalzi d’umore, frustrazione.
  • Disturbano Pitadosha: atteggiamento polemico, rabbia, gelosia, aggressività, permalosità, presunzione, irascibilità, irritabilità, odio, invidia, egoismo, competizione.
  • Disturbano Kapadosha: pigrizia, inerzia, attaccamento, avidità, golosità, eccessiva possessività, dipendenza, apatia, sonnolenza.

Le cinque regole quotidiane

Il primo passo per sciogliere i blocchi emozionali e mentali è quello di seguire il proprio Dharma (dovere) in ogni situazione, applicando questi atteggiamenti pensieri ed emotivi.

  1. Portare pazienza con la gioia nel cuore in qualunque situazione, affrontare gli avvenimenti senza sentirsi disturbati da contingenze esterne o stati d’animo.
  2. Resistere agli eventi negativi, pesanti, difficoltosi, noiosi, faticosi e dolorosi.
  3. Non criticare o giudicare gli altri o le circostanze, imparare ad apprezzare, abbracciare e sorridere, digerire e distaccarsi dalle situazioni personali e generali.
  4. Non lamentarsi inutilmente, percepire tutto come già stabilito, niente manca e niente è “troppo” o “opprimente”, tutto va avanti così com’è: contemplare ogni momento e apprezzare se stessi con pienezza, bellezza, felicità e serenità.
  5. Sentirsi bene: niente è sbagliato, tutto è verità. Le situazioni cambiano, e così deve essere. Lasciare tutto andare e venire, gestire le circostanze con equilibrio e con il cuore. Niente è di nostra proprietà, niente è da perdere, niente è da vincere. Abbandonare il passato e il futuro per vivere solo nel presente, con pace, amore, gioia e stabilità.

Corpo, specchio della mente

Ciascuna cavità del nostro corpo può avere uno specifico tipo di blocco: nella cavità cranica possono essere presenti blocchi intellettuali, nella gola blocchi di tipo energetico, nella cavità toracica i blocchi affettivi, nell’addome blocchi emozionali, nella cavità pelvica blocchi sessuali.
La emozioni bloccate creano un disturbo agli organi e possono essere la causa di un accumulo di tossine (Ama), che provocano la perdita dell’intelligenza del corpo e il formarsi di masse rigide o molli. A questo punto la mente diventa pesante e instabile e, di conseguenza, si possono manifestare varie disturbi.
Attraverso pratiche specifiche di purificazione totale e ringiovanimento (terapie di Panchakarma e Rasayana) possiamo sciogliere, liberare o digerire i blocchi emotivi e riscoprire la salute e il benessere generale.

Citazione del Maestro

Quando il cuore è pieno di gioia, amore, compassione e devozione la mente diventa vuota.
Ascolta e osserva, poi comprendi e apprezza al fine di svuotare la mente.
Servire, dare e amare contribuiscono a svuotare la mente.
Cambia la vita e medita per Essere.